Mai nostalgico, ma sempre valorizzatore del passato e attento alle istanze del presente, Punto Familia ha rilanciato la gloriosa “conferenza cittadina”.

Gloriosa (la spiegazione è per i giovani) perché c’è stato un tempo in cui a cadenza annuale vasti saloni della città venivano riempiti da un pubblico vario interessato al dibattito su temi caldi, affrontati da esperti famosi per iniziativa di Punto Familia, sempre sul crinale appassionante tra pubblico e privato. La gente accorreva, la stampa rimandava l’eco ad un pubblico ancora più ampio.

In questo numero primaverile si parla anzitutto di libertà (p. Muraro,“Il sonno della ragione genera mostri”, pag.4). L’accostamento tra la stagione e il tema è del tutto casuale, anche se l’uscita dall’inverno di per sé richiama l’idea di una liberazione, di pari passo con l’accantonamento degli indumenti più pesanti e la (prudente) apertura delle finestre. Men che meno si tratta di una civetteria modaiola: l’argomento è tornato di attualità, questo è vero, in seguito ad episodi molto gravi come l’attentato alla redazione di “Charlie Ebdo” e ad una diffusa turbolenza circondata da un’aura libertaria. Tutto ciò ha sollecitato i maestri di pensiero (tra cui anche il Nostro…) e ha riaperto la discussione su cosa debba intendersi per ‘libertà’. Come sempre padre Muraro scende dalle vette della teoria per calarsi nella realtà in cui tutti noi viviamo.