Mercoledì, 10 Settembre 2014 12:34

Attraversare il dolore di un aborto: la sofferenza e la speranza

Scritto da L’équipe de Il Mandorlo
Vota questo articolo
(0 Voti)

Un’équipe di psicologhe e psicoterapeute si occupa del dolore emotivo legato all’evento dell’aborto, sia esso spontaneo o procurato, prendendosi cura della profonda ferita che in entrambi i casi è inflitta alla donna.

Aborto: una parola scomoda e a volte difficile da pronunciare.
Deriva dal latino, ab-orior e significa “privazione del nascere”, privazione alla vita.
Siamo abituati a pensare all’aborto come ad una battaglia ideologica e ci vengono subito in mente le fazioni che si schierano da una parte o dall’altra; ma non è questo l’obiettivo del nostro articolo. Per una volta vogliamo parlare di questo evento (che non racchiude solo l’interruzione volontaria di gravidanza, ma anche l’aborto spontaneo e l’aborto terapeutico), andando aldilà delle scelte ideologiche e posando lo sguardo sulle persone reali coinvolte in questo evento. Vogliamo descrivere ciò che spesso non viene raccontato, ma che abita nell’intimo del cuore di chi si è imbattuto, per una ragione o per l’altra, in questo tipo di esperienza.

Desideriamo addentrarci in questo ambito con il massimo rispetto di ciascuno, perché sappiamo che in ogni caso ci troviamo di fronte alla sofferenza e alla complessità dell’essere umano.

Con questo articolo cercheremo di dare voce ai protagonisti dell’aborto,partendo dalla nostra esperienza di cura che stiamo portando avanti attraverso Il Mandorlo, un’équipe di psicologhe e psicoterapeute che segue a livello psicologico le donne e i familiari che hanno vissuto un’interruzione di gravidanza, gli operatori e il personale coinvolto. Vogliamo dare luce, da un lato ai messaggi sull’aborto che scorrono nella cultura e nella società e dall’altro lato a ciò che accade a chi ha vissuto concretamente questa esperienza e che ci viene raccontato nei percorsi di cura.

Quali sono dunque le idee comuni e i pregiudizi che scorrono sull’aborto?

Spesso si sente parlare dell’interruzione di gravidanza come sollievo, come guadagno (di tempo, di libertà, di soldi,…), anche quando si tratta di aborto spontaneo o terapeutico. Il messaggio che passa è quindi quello di un’azione che elimina un problema, o comunque di un evento non così importante. Per la donna, tuttavia, è una perdita, più o meno consapevole.

Sappiamo che sin dal concepimento l’identità della donna subisce delle trasformazioni: come a livello cellulare si crea sin dall’inizio una commistione di madre e figlio, così avviene anche a livello psicologico, in quanto la relazione
tra madre e bambino inizia già nel periodo gestazionale.

Dunque l’aborto si porta via la gravidanza, il feto, a volte “il problema”, altre volte “il sogno”, ma anche una parte della donna: parte del suo corpo, progetti, fantasie, identità. 

Paradossalmente ciò che viene percepita come una scelta “razionale e ponderata”, fatta sulla base di motivazioni irrinunciabili, di per sé è spesso una scelta estrema, unica possibilità poiché nessuno sceglierebbe l’aborto come evento parte della propria esistenza; esso diviene sempre il male minore di una situazione di per sé angusta.
La società da una parte sostiene la donna e la scelta di abortire, ma contemporaneamente nega e nasconde la sofferenza che ne deriva. In generale le si proibisce l'espressione della sofferenza e la donna sa che non deve parlare, perché il suo dolore è socialmente inaccettabile: “Ma, signora, è lei che ha chiesto l'aborto ...” così riferisce in terapia Stefania. La donna spesso sente che non c'è posto (non c'è un posto) per esprimere ciò che vive, il dolore, il senso di colpa, lo smarrimento, il vuoto. L'argomento diventa così un tabù. L'aborto sembra diventare un non-evento. Se la vita del bambino non è nota, la sua morte non può essere riconosciuta e il lutto non può essere elaborato.

Quando si parla di aborto spontaneo, questo spesso viene “normalizzato” e “medicalizzato”, quasi sminuito: “Non pensarci”, “Fanne un altro”. La donna molte volte si trova così spinta a tacere, sia perché l’ambiente esterno non la
aiuta, sia perché preferisce non contattare il proprio dolore interno e profondo.

Così cerca di dimenticare in fretta e spera di eliminare presto questo brutto ricordo, ma se non elabora realmente il lutto che ha vissuto rischia che questo diventi ancora più grande, come riferisce Elisabetta dopo due aborti spontanei: “C'è vuoto dentro e c'è vuoto fuori”. Altre volte la donna avrebbe voglia di parlare del suo dolore, anche se è difficile, ma non riesce a sentirsi compresa, come afferma Paola in terapia: “Questo è troppo difficile e poi
nessuno mi capirà ...”

La sofferenza è spesso tenuta segreta, il dolore viene congelato, pietrificato e il bambino così diventa un segreto tra lui e lei, molte volte anche all’interno della coppia non se ne parla. Luca dice: “Non ne ho più parlato con mia moglie perché l’ho vista soffrire talmente tanto che non voglio farla stare ancora male”.

Si pensa che non dire significhi riuscire a non pensarci e quindi superare il dolore e smettere di soffrire. In realtà è vero proprio il contrario: per superare occorre dire ed entrare nelle emozioni, tutte quante (rabbia, tristezza, paura,
vergogna). Quando si tenta di congelarle, anche il rapporto di coppia subisce delle ripercussioni e spesso “si raffredda” un po’ anche l’intimità della coppia, apparentemente senza motivazioni.

In una società a disagio con dolore, il messaggio che viene dato è quello di andare avanti in fretta. Viene impedito alla persona di reagire come si fa normalmente di fronte ad una perdita significativa: negare, arrabbiarsi, piangere, disperarsi e poi, piano piano, ricostruirsi.
“Su datti una mossa, ora, non vuoi mica rimanere in questo stato?!” “Non ci devi pensare, focalizzati su altro!” “Con il tempo te ne farai una ragione!” “Ad ogni modo, sai che è meglio così!” “Comunque non sarebbe vissuto a lungo, su pensa piuttosto a farne un altro!” Queste sono delle frasi tipiche che la donna che ha abortito spontaneamente si sente molto spesso dire. Sono parole dette nel tentativo di aiutarla, ma che al contrario le impediscono di alleviare la sua pena.
Nascondere il dolore, imporsi di non pensarci, evitarlo è pericoloso poiché accentua la vulnerabilità e il senso di solitudine della persona contribuendo al suo isolamento.

Così alla sofferenza legata alla perdita si aggiunge la violenza di un silenzio da parte della società. È un silenzio carico di pregiudizio critico e costringe a restare in disparte. Proprio per questo e non solo la persona cerca di evitare
i sentimenti dolorosi in vari modi, come mostrandosi forte, allontanandosi dalle relazioni, evitando pensieri dolorosi o tenendosi sempre occupata.

Questa sofferenza, naturale e fisiologica, se non viene espressa può portare a delle vere e proprie patologie, che possono andare dallo stress post-aborto, alla sindrome post-abortiva, sino alla psicosi post-aborto. Sono patologie
diverse, che vanno da incubi, flash back, ansia, calo dell’umore, assenza di desiderio, sino a episodi depressivi o, nei casi più gravi, presenza di deliri e di allucinazioni. Questi interferiscono nella vita della donna e delle famiglie, a
volte poco dopo l’evento, a volte dopo anni o decenni. L’ambivalenza che la donna prova, specie in caso di gravidanza non desiderata, è uno tra i fattori che maggiormente possono dare origine a disturbi psicologici dopo l’aborto
procurato. Talvolta, infatti, il vissuto immediatamente dopo l’intervento è quello di una grave perdita, di un senso di vuoto incolmabile, di profonda angoscia, di perdita di senso della propria esistenza…

Altre volte, il vissuto viene allontanato e si presenta successivamente, a volte anche anni dopo o in concomitanza con una nuova gravidanza.
Il bimbo che non ha visto la luce, spesso diviene un fantasma, che non ha nome con cui essere ricordato e non ha un luogo dove possa essere pianto: tutto questo accresce il senso di solitudine e di vuoto.

L’obiettivo è stare meglio e consiste nel riconoscere, accogliere e dare valore ad un dolore che, spesso, non trova spazio nell’ambito ospedaliero, che rimane sospeso, per manifestarsi a volte sotto altre vesti, quali un disturbo alimentare, attacchi di panico, disturbo dell’umore. 

La sofferenza si può superare, ma bisogna attraversarla. 

Prendersi cura di chi ha vissuto il gelo che un aborto porta nel proprio cuore significa aiutare la persona a rifiorire, significa credere che dopo tanta freddezza c’è la possibilità di sperare ancora.

I bimbi che non vedono la luce della vita non rimangono nelle tenebre, essi troveranno la Vera Luce nel Signore.
Le donne che hanno abortito, invece, portano la loro vita come avvolta dalle tenebre ed esse si sentono incapaci di uscire da un senso di oppressione, paura, solitudine e buio e nel silenzio piangono il bimbo mai nato.

Noi, però, pensiamo anche che una luce possa essere trovata se attraversiamo l’oscurità.
La sofferenza attraversata porta, infatti, alla restituzione di una parte di sé che se n’era andata al momento dell’aborto, alla formazione di una nuova identità di persona in grado di affrontare con coraggio il dolore e capace di
aprirsi ad una nuova vita, alla capacità creativa che dà la possibilità di fare nuovi progetti, a guardare al futuro con speranza.

Il Mandorlo - Rifiorire dopo un aborto, costituito da psicologhe e psicoterapeute, propone un percorso di psicoterapia breve focalizzata, in cui l’ascolto, l’accoglienza e l’accettazione dei vissuti dopo l’aborto trovano spazio per l’elaborazione e lo sviluppo di nuove potenzialità.

Vi invitiamo a visitare il nostro sito
internet www.post-aborto.it
e a segnalarci realtà che possono essere interessate al nostro contributo.

L’équipe de Il Mandorlo
Elena Comba, Simona D'Andrea,
Antonella Gaspari, Alessia Nota

Letto 97161 volte Ultima modifica il Mercoledì, 10 Settembre 2014 13:06

1711 commenti

  • Link al commento Direct Lender Loans Sabato, 10 Marzo 2018 22:52 inviato da Direct Lender Loans

    fast cash advance cash america payday loan advance cash [url=https://advancecash.us.com]personal loans secured[/url]

  • Link al commento Webcam Porn Video Sabato, 10 Marzo 2018 22:48 inviato da Webcam Porn Video

    live sex webcam live sex webcam live sex webcam [url=https://livesexcams.us.com]free live cams[/url]

  • Link al commento GFASchuhZic Sabato, 10 Marzo 2018 20:30 inviato da GFASchuhZic

    canadian health cialis

    is cialis legal in dubai

    viagra super active plus canadian

    [url=http://canadianpharmacymsnbing.com/]cialis cheap[/url]

  • Link al commento Personal Loans Sabato, 10 Marzo 2018 18:17 inviato da Personal Loans

    bad credit loans guaranteed approval loans guaranteed approval loans guaranteed approval [url=https://loansguaranteedapproval.us.com]loans guaranteed approval[/url]

  • Link al commento online pharmacies canada Sabato, 10 Marzo 2018 11:57 inviato da online pharmacies canada

    http://canadianpharmaciesrxbest.com/

  • Link al commento AkiporteFat Sabato, 10 Marzo 2018 10:40 inviato da AkiporteFat

    Phase I and II studies suggest that the drug is well tolerated and may control tumor growth and increase survival in patients with chemotherapy-resistant pancreatic cancer or osteosarcoma. The duration of PEP should be at least 60 days for inhalation anthrax, since spores may persist in lung tissue. Prolonged apnea may follow administration of any of the neuromuscular blocking agents used for surgery, particularly in patients with hepatic or renal dysfunction. https://bosmastichting.nl/stmap_5iat99.html?ropinirole.orlistat.thyroxine Reactions are often unpredictable ADRs unrelated to the normal pharmacologic effects of the drug. Four classes of histamine receptors (H1-H4) are present in varying degrees in organs and tissues. The aminoglycosides will produce an additive blockade and ventilatory paralysis with curare or succinylcholine and in patients with myasthenia gravis or myasthenic syndromes. https://bosmastichting.nl/stmap_5iat44.html?cycrin.fosamax.acticin Healthcare providers should strive toward cultural competency in the context of social determinants of health and community history to improve care and access unique resources for patients and communities from diverse cultures and backgrounds. The International HapMap Project followed the Human Genome Project and aimed to create a publicly accessible database of common patterns of heritability in the human genome (http://www.hapmap.org). https://bosmastichting.nl/stmap_5iat133.html?zumo.clavulanate.metoclopramide Motor activity may be excessive or diminished. To achieve these goals, it is necessary that all healthcare professionals understand the concept of functional status. https://bosmastichting.nl/stmap_5iat158.html?levetiracetam.lipofen.zestril Due to the lack of radiation exposure, magnetic resonance enteroclysis offers an advantage over CT enteroclysis particularly in younger patients that will likely require numerous examinations over their lifetime. The β1-adrenergic receptor is an example of a G-protein–coupled receptor in which a stimulatory G protein (Gs protein) mediates the activation of the effector adenylyl cyclase and the generation of the second messenger cyclic adenosine monophosphate (cAMP) following receptor stimulation (Fig. Sulfonylureas are especially effective antidiabetic agents in patients with activating KCNJ11 or ABCC8 mutations, in whom they promote KATP channel closure. https://bosmastichting.nl/stmap_5iat201.html?ezetimibe.entocort.olanzapine Endometriosis causes secondary dysmenorrhea and is associated with infertility. In contrast, patients with type 2 are more likely to present with singular, higher grade, unilateral tumors, and have a poorer prognosis. The amount of metabolite eliminated in the urine is then determined.

  • Link al commento Bad Credit Sabato, 10 Marzo 2018 08:38 inviato da Bad Credit

    payday loan loan payday 300 loan [url=https://loanpayday.us.com]loan payday[/url]

  • Link al commento Online Payday Loan Sabato, 10 Marzo 2018 03:34 inviato da Online Payday Loan

    payday lending payday lending payday lenders [url=https://paydaylending.us.com]money lender[/url]

  • Link al commento Get A Loan Sabato, 10 Marzo 2018 02:23 inviato da Get A Loan

    personal loans for people with bad credit quick cash loans payday loans pennsylvania [url=http://quickloans.loan]quick loans[/url]

  • Link al commento AkiporteFat Venerdì, 09 Marzo 2018 22:19 inviato da AkiporteFat

    The severity of cough varies from a "tickle" to a debilitating cough with insomnia and vomiting. In general, most medications in kits should be suitable for self-administration. pole.minomycin.claravis In contrast to individuals with the CYP3A5*1 allele, subjects with CYP3A5*3 have no functional CYP3A5 enzyme. The result is that a much more empirical approach is used to describe the relationship between concentration and effect in clinical pharmacology studies. lithobid.sominex.plavix Symptomatology varies from cough and mild crepitations on auscultation with characteristic radiologic findings to severe cyanosis and hypoxemia, even with supplemental oxygen. His owner and three others contracted pneumonic plague, which is very rarely spread directly from animals to humans. benzac.capitis.flovent Correction factors have been used to adjust drug dosing in obese children. Mutations in TET2 likely affect the global methylation level, but changes in methylation status as a result of treatment have not yet been evaluated. artane.cafeine.vivitrol Pharmacokinetic consultant services and individual clinicians routinely provide patient-specific drug-dosing recommendations that increase the efficacy and decrease the toxicity of many medications. However, treatment discontinuations due to adverse events occurred more often in the bevacizumab group, with proteinuria, hypertension, and gastrointestinal perforation as the most common causes of discontinuation. Murmurs are auditory vibrations resulting from turbulent blood flow within the heart chambers or across the valves. tryptophan.zolt.maxalt A segment of the left ventricular wall with reduced systolic motion is said to be hypokinetic; a segment that does not move is akinetic; and a segment that moves paradoxically during systole is dyskinetic. The presence of some concurrent diseases, particularly viral infections, predisposes to drug reactions. Each facility must be cognizant of problems of drug delivery and develop specific guidelines for IV infusions.

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.


Anti-spam: complete the task