Gennaio Aprile 2014 (4)

Volevo questa volta parlare della frutta candita prendendola un po’ alla lontana.

Da sempre l'uomo ha cercato dei metodi per conservare i cibi che in certi momenti dell'anno erano abbondanti e che invece in altre stagioni scarseggiavano o erano totalmente assenti. Parlo soprattutto della verdura e della frutta, ma anche della carne e del pesce.

Punto Familia ha chiesto all’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia e al Vice Sindaco Elide Tisi di confrontarsi sul tema della famiglia.

Si sono concluse con un evento insolito le celebrazioni (ma il termine è presuntuoso) del 50° anniversario del Punto Familia. Dopo il pomeriggio festoso del 2 giugno 2013 presso l’oratorio di Madonna delle Rose e il seminario formativo sulla “Fragilità della coppia” del 12 ottobre, l’11 febbraio 2014 si è svolta presso il Sermig una serata rivolta a tutta la cittadinanza: le massime autorità torinesi in campo civile ed ecclesiale, cioè

Anche Punto Familia, come molte altre realtà ecclesiali, ha dato il suo contributo di opinione rispondendo alla richiesta della CEI in vista della doppia tornata del Sinodo sulla Famiglia, a ottobre 2014 e nel 2015. Qui di seguito padre Muraro, dopo una premessa storica ed esplicativa, presenta il Documento preparatorio e poi sintetizza le risposte inviate alla Diocesi, raggruppandole per argomenti e omettendo il questionario che constava di 38 domande.

È uscito in questi giorni il documento preparatorio al Sinodo 2014 sulla famiglia. I quotidiani ne hanno già parlato, al modo dei quotidiani, che spesso non

Mai nostalgico, ma sempre valorizzatore del passato e attento alle istanze del presente, Punto Familia ha rilanciato la gloriosa “conferenza cittadina”.

Gloriosa (la spiegazione è per i giovani) perché c’è stato un tempo in cui a cadenza annuale vasti saloni della città venivano riempiti da un pubblico vario interessato al dibattito su temi caldi, affrontati da esperti famosi per iniziativa di Punto Familia, sempre sul crinale appassionante tra pubblico e privato. La gente accorreva, la stampa rimandava l’eco ad un pubblico ancora più ampio.